Massaggio erotico: e chi l’avrebbe mai detto

Che la mia amica Ilaria fosse una vera porcella lo sapevamo tutti. Ma non potevo immaginare, che tra le sue fantasie erotiche ci fossi anche io. Io sono Roberta, ho 23 anni, sono la classica bruttina ma simpatica e in questi anni non è che abbia mai fatto colpo più di tanto sui miei coetanei. Ogni tanto ho avuto qualche trombamico, ma frequentando un’università in cui ci sono tutte stragnocche, non ho mai avuto terreno facile. La mia amica Ilaria invece è proprio una delle stragnocche della facoltà. Una sempre in tiro, sempre perfetta, con gli abiti sempre alla moda e il trucco che sembra dipinto. Siamo amiche da tanto tempo e nonostante io ogni tanto sia stata un po’ gelosa nei suoi confronti, devo dire che la nostra amicizia è veramente bella.

Un giorno era a casa mia per il ripasso dell’esame di Inglese. Eravamo in short e canotta sul lettone in mezzo a libri e appunti. Erano più di due ore che cercavamo di ripassare il più possibile sperando di strappare un 20 all’esame. Diciamo che non siamo proprio delle studiose modello.

Mentre stavamo ripetendo uno degli ultimi capitoli, mi è salita un po’ d’ansia. Erano giorni di stress molto forse e io ero molto incline ad attacchi di panico. Ilaria mi fa posare il libro e mi dice di stendermi. Mi toglie anche gli short e la canotta dicendomi che così potevo rinfrescarmi – era un pomeriggio molto caldo di giugno -. Ho provato un certo imbarazzo ma l’ho lasciata fare, non era certo la prima volta che Ilaria mi vedeva seminuda.

Tuttavia, dopo una decina di minuti, Ilaria mi chiede se mi può fare un massaggio per aiutarmi a rilassarmi. Io seppur titubante le dico di sì, il massaggio era proprio quello che mi ci voleva.

Mi sento a pancia in giù e Ilaria sale a cavalcioni sopra la mia schiena. Mi inizia a massaggiare lentamente con le sue manine vellutate. Poi la sento fermarsi un attimo, e poco dopo sento qualcosa di freddo. Mi stava leccando la schiena. Io resto paralizzata ma non oppongo resistenza. Ilaria continua e inizia a massaggiarmi i glutei. A quel punto allora inarco la schiena e alzo il sedere, per mettere in mostra la mia fica celata sollo le mutandine. Ilaria allora scosta lo slip e si intrufola con la lingua per stimolarmi il clitoride. Io ansimo come una pazza, e godo lì, tra i libri del letto, in un caldo pomeriggio di giugno. Il giorno dopo all’esame abbiamo preso 30. Inutile dire che lo abbiamo rifatto.

(Leggi anche il racconto del menagé a trois)

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