Stava tornando tranquillamente a casa Carlotta, senza immaginare neanche lontanamente cosa sarebbe successo al suo rientro. Era stata una giornata come le altre quella di due settimane fa, il lavoro, il pranzo con le colleghe e il pomeriggio in centro per gli acquisti per la famiglia. Era un pò stanca Carlotta, pensava alla settimana appena cominciata, a tutti gli impegni che aveva, i bambini da portare a scuola, i costumi per la recita di carnevale, i conti da far quadrare.
Aveva proprio bisogno di una pausa per ripulire un pò la sua mente dai soliti problemi, ma mai avrebbe pensato che poco dopo il suo rientro di tutti quei pensieri non sarebbe rimasta più neanche l’ombra.
Arrivata al portone, salì le scale che portavano al proprio appartamento e girò la chiave. Dopo aver aperto la porta trovò Marco, il suo nuovo compagno che l’aspettava con una voglia irrefrenabile di farla sua.
Subito la prese e cominciò a sfilarle uno dopo l’altro tutti gli indumenti che indumenti che indossava.
Dopo averla denudata e stimolata per bene le sussurrò all’orecchio “Oggi voglio prenderti in un nuovo modo, devi provare un nuovo piacere”.
Carlotta non capì a cosa alludesse, era troppo presa dallo scenario così inaspettato ed eccitante, quando Marco all’improvviso la girò di spalle e la fece piegare con la testa schiacciata alla spalliera del divano e, mentre le stringeva i sensi, con la lingua preparava per bene l’ano di Carlotta ancora vergine.
Dopo averlo ricoperto per bene di saliva Marco non aspettò altro tempo e subito penetrò Carlotta da dietro chiudendole la bocca con le sue possenti mani, tanto che non si sentì che un flebile sussurro in confronto all’invece potentissimo urlo che Carlotta aveva generato dal dolore.
Carlotta non capiva davvero più nulla, sapeva solo che quel dolore era insopportabile e che voleva subito che lui smettesse.
Così cercò subito di divincolarsi, ma lui la teneva stretta e lei non riusciva a muoversi. Dopo un pò questa violenza accese un qualcosa di nuovo nella sua testa, si sentiva presa come mai prima d’ora e si sorprese nell’accorgersi che il dolore stava lasciando sempre più il posto ad un intenso piacere anale.
Lo scenario era davvero di quelli incredibili, Marco era sul punto di venirle dentro e lei gemette fortissimo e inaspettatamente al caldo getto di seme che sentiva dentro il suo ano.
Marco esausto dall’intenso piacer appena provato le ricadde con il peso addosso, mentre lei ancora assaporava sensazioni, come quella della sborra calda che ancora le sgorgava lungo le cosce. Marco se ne accorse e le disse: “preparati amore, questo era solo il primo tentativo”. E fu così che si aprì un nuovo mondo per Carlotta, un vero viaggio alla scoperta di nuove frontiere del piacere.
Ho sempre sentito dire che è piacevole far l’amore piegati a 90 gradi, ma io sia per rispetto al mio prossimo (non volto mai le spalle alla gente) sia perché odio la stitichezza…di conseguenza uso molto olio di vaselina e purganti vari. Lo so che resterò con quella curiosità, ma intendo portarmi alla tomba il mio sfintere INTONSO.
Se Carlotta avesse usato un lubrificante anale non avrebbe avuto neanche lontanamente un senso di dolore!!!