La prostituzione potrebbe essere tranquillamente definita come il mestiere più antico del mondo. Il sesso, infatti, è al giorno di oggi uno degli elementi occulti capace di dettar legge nel mondo, uno dei desideri più comuni appartenenti agli uomini insieme alla sete denaro e alla brama di potere. Tuttavia, in ciascun diverso Stato, la disciplina legislativa legata al mercato del sesso è differente, spesso condizionata da usi, costumi, tradizioni e religioni locali. Non bisogna nemmeno sottolineare ovviamente il gran numero di siti di annunci online che spopolano sul web, anch’essi devono sottostare alle normative vigenti in Europa. Dunque la domanda che ci si potrebbe porre sarebbe: ‘qual’è la situazione nel continente europeo?’.
Per fornire una panoramica chiara e semplice della situazione attuale legata al mercato della prostituzione, andrebbero analizzati approfonditamente tutti i diversi codici normativi dei diversi stati Europei, tuttavia, è possibile sintetizzare lo stato dell’arte Europeo del mercato del sesso come segue:
La Francia è in procinto di cominciare un iter legislativo che porterà gradualmente alla depenalizzazione del reato di prostituzione, cercando di limitare o addirittura abolire le norme vessative introdotte nel 2003 dall’allora premier Nicolas Sarkozy: attualmente, infatti, oltre al rischio di una pena detentiva per chi viene ritenuto colpevole del reato di favoreggiamento, induzione e sfruttamento della prostituzione, sono previste multe per i clienti colti in fragranza di reato, fino ad un massimo di 1.500,00 euro.
La Croazia e la Lituania e l’Albania sono in prima linea nella lotta contro il dilagare della prostituzione clandestina all’interno dei loro territori, attraverso sanzioni severissime di limitazione della libertà personale, e di gravose sanzioni economiche in caso di reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
La Gran Bretagna, storicamente regno di stampo più conservatore in tema di prostituzione, è attualmente impegnata nell’attuazione di un piano di lungo termine che di qui a qualche anno dovrebbe portare alla depenalizzazione completa del reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione; tuttavia, attualmente nel Regno Unito la prostituzione è ancora illegale.
Le autorità centrali di Irlanda del Nord, Spagna, Portogallo, Italia, Danimarca, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Bulgaria, Estonia e Lettonia hanno attuato un sistema normativo che depenalizza la prostituzione esercitata in forma privata e consenziente (come ad esempio per quanto riguarda le escort); ad essere vietato è però l’adescamento, lo sfruttamento e la gestione di case di appuntamento e di postriboli.
Particolare è la situazione normativa di sei paesi facenti parte dell’Unione Europea che hanno col tempo deciso di adottare il cosiddetto ‘sistema nordico’ e nel dettaglio:
-in Irlanda, la prostituzione è legale, ma non lo è lo sfruttamento;
-in Finlandia, prostituirsi non è causa di reato soltanto per gli individui che abbiano compiuto la maggiore età.
-in Belgio, la gestione delle case chiuse e dei club dove si pratica la prostituzione è illegale, ma nellapratica esistono tantissime le case chiuse che operano tranquillamente;
-In Olanda è stata introdotta nel 2000 una legge che ha liberalizzato completamente la prostituzione rendendo lecita finanche l’apertura di case chiuse, purchè queste ultime rispettino i dettami della suddetta legge.
– Nello stato autonomo di Cipro, la prostituzione risulta allo stato attuale legale, ma va tenuta ben distinta dal traffico di esseri umani per il mercato del sesso, uno dei reati più gravi per il sistema giuridico cipriota.
Germania, Grecia e Austria possono, invece, contendersi la palma di stato più liberale nei confronti della prostituzione:
-In Germania, la prostituzione è stata legalizzata nel 2002 e secondo la normativa vigente in materia, le case chiuse devono essere registrate e tenute sotto controllo;l’attività, infatti è permessa soltanto fatto salvo il rispetto di particolari requisiti igienico-sanitari. In Grecia e Austria, per concludere, il mercato del sesso risulta attualmente legale e normalizzato; le prostitute, infatti hanno l’obbligo di registrarsi presso un particolare ente pubblico e subiscono controlli fiscali, igienici e sanitari.
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